ANIMALI IN CITTÁ

  1. Posso entrare con il mio cane in un locale pubblico? In un bar? In un ospedale? etc…?
    Informati sul regolamento comunale a tutela degli animali (o equivalente) della tua città. Per maggiori info, vedi l’apposita scheda.
  2. La legge permette l’accattonaggio, il chiedere elemosina con animali?
    L’accattonagio con animali al seguito è ormai riconosciuto come maltrattamento e chi maltratta un animale commette un reato  perché lo costringe a vivere in condizioni incompatibili con le peculiarità e i bisogni propri della specie a cui l’animale appartiene.
    E oggi sono moltissimi ormai i comuni italiani che quindi vietano l’accattonaggio con cani, gatti, o altri animali. Il divieto è rintracciabile nell’apposito regolamento comunale per la tutela degli animali, oppure (laddove questo non esista ancora) nel regolamento di polizia urbana, o ancora può essere sancito da un’apposita ordinanza del sindaco (così è successo a Roma nel 1997, mediante un’ordinanza che sanciva: “È fatto divieto assoluto di utilizzare per la pratica dell’accattonaggio animali domestici e/o selvatici, soprattutto con cuccioli lattanti, nonché animali in cattivo stato di salute in particolare cagne debilitate per gravidanze ripetute o comunque animali detenuti in evidenti condizioni di maltrattamento“).
    Feder F.I.D.A. sta reperendo e via via pubblicando tutti i regolamenti comunali che interessano la tutela e il benessere degli animali.
    Ricorda che quando segnali la violazione alle forze dell’ordine, queste sono obbligate a intervenire contro il maltrattamento, sequestrando gli animali e consegnandoli al canile sanitario competente sul territorio.
  3. In cosa consiste il reato per OMESSA CUSTODIA di animale domestico?
    Con la Sentenza n. 25474/2007, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo cui il possesso (o anche la sola detenzione) di un animale, determina l’obbligo di custodia per il proprietario, o per colui che detiene l’animale.
    Significa che se il nostro cane girovaga libero e in condizione di poter potenzialmente danneggiare (oggetti, strade) o ferire e poi il cane effettivamente danneggia o ferisce, la colpa è nostra. Denunciando un reato di questo tipo, si sottolinea la responsabilità del proprietario, il suo dover non solo vigilare sul proprio animale, ma anche su eventuali danni che l’animale, per carattere o per altre peculiarità, potrebbe causare.
    NOTA: una buona guida può risolvere tantissime cattive abitudini di un cane, per cui se un dato proprietario non solo fosse incapace di occuparsi di tale guida, ma fosse persino propenso ad assecondare certi atteggiamenti nocivi o pericolosi per altri animali o persone, c’è la possibilità di far sequestrare l’animale stesso.
  4. Quando si può parlare di “colonia felina”?
    I gatti liberi che vivono nel territorio sono tutelati dal Comune e ne è vietato lo spostamento dall’habitat (luogo pubblico o privato) dove i felini trovano cibo, rifugio e protezione. Per parlare di vera e propria colonia felina, però il numero dei gatti deve essere pari o superiore a 10.
  5. La vendita ambulante/itinerante  di animali vivi è permessa?
    Animali vivi nelle bancarelle, su banconi, nelle fiere di paese… Pesci, tartarughe, cavie, conigli, uccellini, criceti, ecc.
    Per sapere cosa dice la legge della nostra città in merito a queste situazioni, innanzitutto è necessario conoscere il regolamento tutela animali. Laddove non esista, si cerchi il regolamento di polizia municipale, che di norma tratta argomenti simili. Se nemmeno questo esiste, si deve fare riferimento alla legge regionale apposita.
    Alcuni comuni presentano infatti già articoli specifici nei propri che vietano questo tipo di vendite (es., il Regolamento tutela animali di Roma – art. 20, punto 4).

ANIMALI E CONDOMINIO

  1. Vivo in un condominio e ho problemi per il fatto che possiedo animali domestici, cosa devo fare?
    Impara le leggi che regolamentano la questione “animali e condominio”: fai riferimento all’apposita scheda Animali e condominio
  2. Mi occupo di colonie feline e ho problemi coi miei vicini, cosa devo fare?
    Non possono impedirti di curare le colonie e inoltre non devono compiere atti tali da mettere a repentaglio la vita dei gatti. Fai riferimento all’apposita scheda Animali e condominio
  3. Vorrei prendere un animale domestico in casa: i condomini possono impedirmelo?
    I condomini, no. Se sei proprietario della casa in cui vivi, poiché in questo caso basta anche solo il tuo voto per vanificare i no di tutti gli altri proprietari, sei libero di tenere animali in casa tua (rispettando le basilari norme di civiltà e igiene).
    Se sei in affitto, invece, l’unico vero divieto valido è quello di tipo contrattuale, cioè inserito nel tuo contratto di affitto dal locatore. Per tutte queste questioni fai riferimento all’apposita scheda Animali e condominio
  4. Quando si può parlare di “colonia felina”?
    I gatti liberi che vivono nel territorio sono tutelati dal Comune e dalla ASL Veterinaria  e ne è vietato lo spostamento dall’habitat (luogo pubblico o privato) dove i felini trovano cibo, rifugio e protezione. Per parlare di vera e propria colonia felina, però il numero dei gatti deve essere pari o superiore a 10.
  5. L’abbaiare (diurno) di un cane può essere considerato disturbo della quiete pubblica ed essere passabile di denuncia?
    Se il cane che abbaia – di giorno – infastidisce solo il vicino, “il fatto non sussiste”: per essere considerato disturbo, infatti, deve essere rilevato da una “pluralità di persone” e deve consistere in rumori obiettivamente in grado di incidere sulla tranquillità di un numero indeterminato di persone. Vuol dire che è inutile querelare il vicino di casa per disturbo alla quiete pubblica anche se il suo cane abbaia in continuazione, nel caso in cui a lamentarsi sia solo la persona che denuncia, o un solo nucleo familiare e se, in sostanza, il rumore prodotto non sia dimostrabile come concretamente molesto per la quiete pubblica. La distinzione è nata per ovviare a prevedibili faide tra vicini, con lo scopo di evitare che un solo individuo, magari per motivi personali o vecchi litigi, potesse sfruttare l’abbaio del cane per fare un dispetto, denunciando, al vicino. Riferimenti: sentenza Cassazione 1394/2000; sentenza Cassazione n. 1109 del 9 dicembre 1999.
  6. L’abbaiare (notturno) di un cane può essere passabile di denuncia?
    Chi non riesce a dormire a causa dell’abbaiare ininterrotto dei cani ha diritto ad un risarcimento. E il risarcimento spetta anche se il disturbo riguardi una persona singola. Considerato anche che “l’abbaiare di cani, specialmente di notte, è un fatto potenzialmente idoneo a disturbare il riposo, o l’occupazione, di persone che risiedano nelle vicinanze della fonte del rumore”. Riferimenti: sentenza Cassazione n. 26107/2006

FAUNA SELVATICA, CACCIA, PESCA, BRACCONAGGIO, SPECIE PROTETTE

  1. Cos’è il C.I.T.I.E.S.?
    La Convenzione di Washington, a cui aderiscono 161 Paesi, sottoscritta il 3 marzo 1973 e conosciuta come C.I.T.E.S. (Convention on International Trade in Endangered Species of Fauna and Flora in commerce). Ratificata ed attuata in Europa con il Regolamento 97/338/CEE, in Italia con la L n. 874 del 19 dicembre 1975 e con la Legge n. 150 del 7 febbraio 1992.
  2. Qual è la “legge sulla caccia” in Italia?
    La L. n.157/1992 “Norme protezione fauna selvatica selvatica omeoterma e per prelievo venatorio”.

CURA/STERILIZZAZIONE di RANDAGI – ASL VETERINARIA

  1. Che cos’è il cane libero accudito?
    Si tratta di cani randagi, controllati però da cittadini (che volontariamente si offrono come “tutori” del cane) , sterilizzati, regolarmente microchippati e curati dalle Asl. Quando hanno problemi sanitari e di socializzazione, sono ospitati nei canili comunali e, se rieducati, possono essere adottati.
  2. A chi appartengono i cani randagi?
    In quanto “randagi”, la legge (281/1991 art. 3 e art. 4) stabilisce si tratti di cani di pertinenza del comune: appartengono al Sindaco! Ed egli, come tale, ne ha la piena responsabilità, è tenuto a occuparsi di loro (creando e controllando il funzionamento di apposite strutture, idonee e regolari), a farli sterilizzare, microchippare, vaccinare a nome (e a spese) del proprio comune, supportato dall’intervento delle ASL. Così come è responsabile degli eventuali danni cagionati dagli animali a cose o persone.
    Situazioni di cani vaganti (che non siano, attenzione, cani liberi accuditi, o cani padronali sfuggiti alla custodia del proprietario: in entrambi i casi, per legge dovrebbe essere presente un chip e, quindi, un proprietario), oppure di cani randagi stipati in canili convenzionati con maschi e femmine fertili tutti insieme, o sterilizzazioni assenti, o assenza di chip e di registrazione all’anagrafe canina, o via dicendo, sono tutte di pertinenza del Sindaco.
  3. Quali sono i compiti delle Asl?
    Devono prevenire il randagismo, sterilizzando cani e gatti randagi, portati dai cittadini, o recuperati sul territorio.
    Per sterilizzare gatti occorre iscriversi come titolari di colonia felina presso la Asl di zona, attendere la visita del servizio veterinario che censisce la colonia e poi si potrà prendere appuntamento per la sterilizzazione gratuita del gatto
    I cani dovranno essere portati in canile, dove si praticherà un costo inferiore rispetto a quello di veterinari privati. O dove saranno sterilizzati dalle Asl, se a seguito di cattura sul territorio.

DENUNCIARE

  1. Le forze dell’ordine / polizia municipale / veterinari ASL hanno rifiutato di accogliere una denuncia/di rispondere e verificare una segnalazione per maltrattamenti-irregolarità con animali: cosa devo fare?
    Non possono rifiutarsi e non possono addurre scuse del tipo “non ci compete”, “chiami (altra forza dell’ordine)”, “non possiamo intervenire”: si tratterebbe d’Omissione d’atti d’ufficio, reato perseguibile penalmente. Leggi l’apposita scheda

MALTRATTAMENTI / VELENI

  1. Cosa stabilisce quali siano i casi di “maltrattamento di animali”?
    Se credete che basti veder picchiare un animale per poter parlare di maltrattamento, vi sbagliate. Essere denutrito, essere costretto a vivere in uno spazio angusto e che limita i bisogni fondamentali quai movimento minimo, luce, aria e così via, rende un animale maltrattato. Alcuni esempi? Un cane alla catena e con la catena troppo corta per muoversi liberamente e/o in assenza di un riparo per proteggersi dal caldo o dal gelo; un cane visibilmente malato o denutrito; persone che chiedono elemosina “sfoggiando” al loro fianco un cane scheletrico.
    Chi maltratta un animale commette un reato e in base alla Legge 189/2004 può essere punito con l’arresto fino a 1 anno, o con un’ammenda sino a 10.000 euro: le leggi 281/1991 e 189/2004 stabiliscono che è vietato abbandonare, picchiare, uccidere un animale, così come costringerlo a vivere in condizioni incompatibili con le peculiarità e i bisogni propri della specie a cui l’animale appartiene. Nei casi di maltrattamento più particolari, occorre considerare anche le leggi regionali , e i regolamenti comunali.
  2. Che fare se si trovano cibi sospetti in strada (veleno? esche/bocconi avvelenati?)
  3. Segnala il tutto a un veterinario e agli organi di Polizia Giudiziaria, subito! Leggi i dettagli nella scheda utile di riferimento. Se i veleni/bocconi avvelenati si trovano nella tua zona o condominio, segnala pubblicamente il tutto (si veda il relativo fac-simile)
  4. Cosa fare quando si trova un animale selvatico o di affezione morto con sospetto di avvelenamento?
    Porta l’animale da un veterinario e poi segnala il tutto alle autorità (polizia, carabinieri, etc.), meglio se avendo con te il referto del veterinario. Qualora tu incorra in un’esca o boccone avvelenati, NON manipolarli a mani nude e inoltre ponili in sacchetto di plastica, da far poi recapitare alla Polizia Provinciale. Si veda anche la scheda.
  5. Come si riconoscono le esche avvelenate?
    Le esche spesso si presentano in varie forme, leggi tutto nella scheda.

SOCCORRERE ANIMALI / SICUREZZA STRADALE

  1. Che fare/chi chiamare se si trova un animale ferito?
    Ci sono regole a seconda che si tratti di animali domestici, oppure selvatici. Si veda l’apposita scheda
  2. Cosa faccio se vedo un animale intrappolato da salvare?
    Chiama i vigili del fuoco, dovranno intervenire compatibilmente con le loro emergenze. Assicurati che chi ti risponde (chiedigli il nome o, in mancanza di risposta, segnala l’ora del colloquio), prenda nota della richiesta di intervento. NOTA: quando intervengono vigili del fuoco, tu o un altra persona dovrete essere disponibili a prendere in consegna l’animale. Vedi anche la scheda
  3. Che fare se si investe un animale in strada?
    Le nuove disposizioni di Legge in materia di soccorso agli animali vittime di incidenti stradali hanno introdotto per tutti l’obbligo di fermarsi e soccorrere un animale ferito e, finalmente, i mezzi di soccorso e di vigilanza animale sono equiparati a tutti gli effetti alle ambulanze e alle polizie. Inoltre, potrà essere riconosciuto lo stato di necessità” per il trasporto di animali in gravi condizioni, così come avviene per gli umani. Vedi anche l’apposita Scheda
  4. Posso essere multato se supero il limite di velocità per portare un animale ferito in clinica veterinaria, o un pronto soccorso veterinario 24H?
    NO, non si può essere multati se stiamo soccorrendo un animale ferito a causa di un incidente stradale: in questo caso è infatti riconosciuto lo “stato di necessità” per il trasporto di animali in gravi condizioni.
    Oggi anche l’animale ha diritto di essere soccorso in caso di incidenti stradali e chi si occupa della loro cura urgente non può essere sanzionato se, per raggiungere un ambulatorio veterinario, viola il Codice della Strada. Lo ha stabilito il Senato con l’approvazione dell’articolo 32 delle “Disposizioni in materia di sicurezza stradale” (vedi anche l’apposita Scheda).
  5. In quali casi si può chiedere l’intervento del canile?
    Quando il cane sia in strada ferito, o costituisca rischio per la circolazione stradale, o per la sicurezza delle persone in quanto mordace, la polizia municipale competente per la zona (chiamata direttamente o attraverso 112 o 113), dovrà contattare la Asl veterinaria e il veterinario competenti per territorio (il veterinario DEVE essere reperibile, giorno e notte e anche nei festivi) ed essi dovranno intervenire e autorizzare il recupero del cane e il suo trasporto in canile. Vedi anche la scheda
  6. Se vedo animali liberi in autostrada, cosa devo fare?
    Avvisa il 112 o il 113 e anche l’ANAS, responsabile della gestione e della sicurezza autostradale. Sarà loro compito organizzarsi per bloccare il traffico (anche diramando avvisi agli automobilisti via radio, se necessario) e consentire così il recupero degli animali da parte delle strutture competenti (strutture che loro stessi dovranno avvisare)

VIAGGIARE CON ANIMALI

  1. Quali sono le regole per viaggiare sui mezi di trasporto (pubblico e privato) con animali al seguito?
    L’argomento è troppo ampio per esaurirlo come si deve con risposte brevi, guarda l’apposita scheda Viaggiare con animali
  2. Posso portare il cane in spiaggia?
    In base al Decreto Leg. n.112 del 31 marzo 1998 (art. 105, comma 2, lettera l *), i Sindaci (delegati dalle Regioni), oltre alle capitanerie di porto, possono prevedere la possibilità di fornire libero accesso agli animali d’affezione in alcuni arenili. Per ora, purtroppo, possibilità non significa sempre concretizzazione.

*D. Leg. 112/1999 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”. La parte citata è: Art. 105 – Funzioni conferite alle regioni e agli enti locali
Omissis
l) al rilascio di concessioni di beni del demanio della navigazione interna, del demanio marittimo e di zone del mare territoriale per finalita’ diverse da quelle di approvvigionamento di fonti di energia; tale conferimento non opera nei porti e nelle aree di interesse nazionale individuate con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 1995.