La fauna è patrimonio indisponibile dello Stato e questa funzione è esercitata anche tramite le Regioni-Province Autonome e le Province. Sono queste ultime che devono avere in proprio un Centro o avvalersi dell’attività di terzi, per il recupero di questi animali. Contatta la Polizia Provinciale competente per territorio oppure un Centro recupero fauna selvatica della zona. Più in particolare, ecco alcune indicazioni pratiche a seconda dell’animale rinvenuto.

Se trovo un uccellino caduto dal nido

In primavera e in estate, soprattutto, si possono scorgere uccellini caduti dai nidi incapaci di volare. Attenzione: prima di prenderli. Se somiglia a un passero oppure a una cornacchia o un gabbiano e si muove saltellando, tentando di svolazzare, allora non prendetelo. Sta sicuramente facendo uno svezzamento a terra, una specie di scuola in cui i genitori insegneranno loro i segreti e i pericoli della vita selvatica e sono di certo gli unici a poterlo fare! Se sono in un luogo pericoloso, possono essere spostati e nascosti in una siepe: il piumaggio mimetico li nasconderà. Se somigliano alle rondini, invece, gli uccelli vanno sempre presi, così come se non hanno nessuna penna – ma solo un piumino – o hanno gli occhi chiusi. Ricordate: la fauna selvatica è protetta e i piccoli uccelli selvatici hanno bisogno di cure particolari: è necessario consegnarlo in un centro recupero. Ricordiamo anche che come cibo deve essere somministrata solo carne e mai pane, latte e uova.

I piccoli non mangiano da soli! Bisognerà aprire delicatamente il becco dal lato, dando poca carne, intinta in acqua ma spesso – ogni ora o due – non di notte! Ovviamente questo è solo un rimedio di emergenza. Ricordatevi di avvertire sempre il Corpo Forestale dello Stato o la polizia provinciale: tutta la fauna selvatica è protetta!

Se trovo un uccellino ferito

Poche regole ma importanti, valide per tutti gli uccelli selvatici. Anzitutto, si può prendere il volatile con un telo, grande a seconda delle sue dimensioni. Deve essere ricoverato in una scatola con delle piccole feritoie: al buio, gli animali selvatici si tranquillizzano. Non tentate fasciature o steccature. Poiché la fauna selvatica ci considera come predatori, meglio non osservarli e non toccarli: possono morire di spavento! Consegnate l’animale prima possibile al più vicino centro recupero fauna selvatica, e contattare il Corpo Forestale dello Stato o la Polizia provinciale comunicando l’avvenuto ritrovamento.

Se trovo un piccolo riccio

Assolutamente importante: prima di toccarlo, cerchiamo di porci queste domande. Ha gli occhi aperti o chiusi? Quanto è grande, oltre 10 cm? I giovani ricci cominciano molto presto a esplorare il territorio, prima vicino alla tana, poi allontanandosi sempre di più. Passeggiano in attesa che torni la mamma. Se quindi stanno apparentemente bene, non vanno mai presi o toccati perché, a differenza degli uccelli, le mamme riconoscono i piccoli dall’olfatto. Se li prendiamo o li accarezziamo, modifichiamo il loro odore e non saranno più riconosciuti! Se il danno è ormai stato fatto, o se sono feriti, sia i piccoli che gli adulti possono essere temporaneamente ricoverati in scatole molto resistenti, ma, specie se molto piccoli, andrebbero consegnati subito ad un centro recupero fauna, comunicandolo al Corpo Forestale dello Stato o alla Polizia Provinciale. Mentre per gli adulti e i giovani un po’ grandicelli si può dare cibo per gatti, per i lattanti la questione si complica enormemente. Non utilizzare mai latte vaccino, semmai, come soccorso, latte per cuccioli.

Se trovo un pipistrello

Innanzitutto, nessuna paura perché sono totalmente innocui! A volte capita che un pipistrello entri in casa. Nessun problema, basta dargli il tempo di orientarsi e ritrovare l’uscita, aiutiamolo restando fermi e lasciando la finestra aperta. Per i piccoli: si possono mettere in una scatola e somministrare esclusivamente latte di capra. Inoltre deve stare al caldo: usate una borsa d’acqua calda o una bottiglia, è necessario tenerli al caldo (sui 40 gradi!). Attenzione a pulire il piccolo se si imbratta. Deve fare almeno 5 o 6 pasti al giorno. Ovviamente è una soluzione di emergenza, vanno consegnati al più presto ad un centro recupero fauna – chiedendo informazioni al Corpo Forestale dello Stato, alla Polizia provinciale. Gli adulti si gestiscono come i piccoli: provate, anziché il latte, a dare da bere un po’ di acqua. Non deve necessariamente mangiare se viene consegnato in giornata al centro più vicino.

Se trovo una volpe, un cerbiatto, un cinghiale ecc….Se trovo una volpe, un cerbiatto, un cinghiale ecc….

Se sono piccoli, lasciarli dove sono. Le piccole volpi fanno delle passeggiate fuori dalla tana, mentre i cerbiatti rimangono nascosti nell’erba alta, in attesa dei genitori. Quindi, non toccateli! Se si tratta di adulti o piccoli feriti, non intervenite direttamente, ma segnalate al Corpo Forestale dello Stato o alla Polizia Provinciale: una volpe ferita, così come un cervo o un cinghiale, sono molto impauriti e possono reagire.